Il concetto di carattere
Il carattere ha numerose connotazioni possibili, sia in psicologia che all’interno della nostra cultura.
Si può parlare di carattere nelle seguenti accezioni:
1. insieme di attributi che sono presi in considerazione;
2. qualcosa che risulta interessante e idiosincratico;
3. una serie di modalità prevedibili di affrontare le realzioni;
4. l’accezione di carattere che si usa in psicologia per denotare un disordine della personalità;
5. la definizione di carattere propria della Gestalt, che denota alcune modalità invarianti e senza prendere in considerazione la configurazione presente del campo, e senza disporre di un flessibile di risposte possibili.
Perls
Perls et al. (1951, p. 13) hanno identificato come primo compito della psicoterapia l’analisi della struttura caratteriale.
Mentre facevano coincidere rigidità e carattere, essi non ritenevano necessariamente il carattere un elemento di malattia.
Consideravano il carattere come qualcosa dotato di una dimensione sana, in quanto in grado di garantire connessioni e interazioni semplici con gli altri all’interno del processo di realizzazione di compiti che tendono a ripetersi.
Nella prospettiva della terapia della Gestalt, il lavoro terapeutico consiste nel portare a consapevolezza il processo di interruzione della formazione e della risoluzione della Gestalt oppure il suo processo di distruzione.
Il terapeuta gestaltista
Il terapeuta gestaltista afferma a volte che i metodi personali sviluppati dai pazienti per interrompere questo processo sono riconducibili ad un abitudine, che si applica ad una situazione determinata senza che vi sia un legame con il suo contenuto specifico; in breve, alla struttura caratteriale.
Un individuo potrebbe, ad esempio, interrompere i contatti con un amante, o, più probabilmente forse, con un genitore in modo molto simile rispetto a quanto farebbe con un supervisore.
Shub (1999) ha descritto adeguatamente tali aspetti della struttura del carattere nel suo articolo dedicato al trattamento dei disturbi caratteriali.
Processo di interruzione
Se questo processo di interruzione è una descrizione realistica di ciò che si verifica naturalmente nella vita, vi sono diverse questioni importanti che vanno sollevate:
1. Qual è la natura di questo meccanismo di interruzione e della sua modalità di funzionamento?
2. Quali sono i modi in cui questo modello unico di interruzione è appreso in un particolare stadio del processo, quando viene appreso e come diviene parte del carattere personale?
3. In che modo questo unico modello di interruzione si adatta e si conserva nel corso della vita adulta?
4. Infine, in che modo la comprensione di quest’ampio insieme di modelli può aiutare il terapeuta a condurre una terapia finalizzata alla restaurazione di flessibilità e responsività all’interno del settore attuale?
Si tratta di un fine conseguibile?
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Fonte:
LA STRUTTURA DEL CARATTERE: UNA TEORIA COGNITIVA DELLA GESTALT