LA FOBIA SOCIALE

Cenni storici sullo sviluppo della concezione attuale di disturbo da ansia e fobia sociale

Sindromi caratterizzate da timidezza eccessiva, ansia ed evitamento sociale sono state descritte nella letteratura fin dai tempi di Ippocrate (V sec. a.C.).
Egli racconta, infatti, di un suo paziente che “a causa della timidezza e della incertezza eccessive non usciva mai di casa; per il timore di essere giudicato non frequentava nessuno; per il terrore di sbagliare non parlava mai e, infine, riteneva di essere sempre osservato da tutti”.

Provare ansia

Quindi, provare ansia, in situazioni nelle quali si è esposti al giudizio e alla critica degli altri è una esperienza ubiquitaria, condivisa, da sempre, dalla maggior parte delle persone.

L’ansia sociale tende a essere più intensa quanto maggiore è la novità o l’importanza che che viene attribuita al contesto che deve essere affrontato.

Manifestazioni

Può manifestarsi sia in situazioni formali (recitare, tenere una relazione di fronte a un pubblico), che informali (andare a una festa, cercare di conoscere qualcuno, incontrare un estraneo), come pure in contesti che richiedono un comportamento assertivo (esprimere disaccordo, restituire merci a un negozio, resistere alle pressioni di un venditore insistente) o che presuppongono l’essere osservati nello svolgimento di un compito specifico (scrivere, lavorare, bere, mangiare in pubblico).

L’ansia che si prova in situazioni sociali

è caratterizzata da sensazioni soggettive spiacevoli di nervosismo, tensione, inadeguatezza, disagio, associate a manifestazioni neurovegetative quali rossore al volto, tremori, sudorazione.

Di solito non arriva a interferire negativamente con il funzionamento dell’individuo e a volte aumentando i livelli di arousal, contribuisce a migliorare le prestazioni e a modulare in maniera adattativa i rapporti interpersonali e sociali.

In alcune persone

tuttavia, l’entità delle manifestazioni ansiose e la paura possono risultare sproporzionate rispetto alla situazione che deve essere affrontata, determinando un disagio marcato e delle limitazioni funzionali considerevoli; si parla in questo caso di Ansia o Fobia Sociale.

Tutte le manifestazioni umane e quindi anche l’ansia e la fobia sociale hanno una origine e una convinzione che le sostengono che devono essere necessariamente valutate e trattate come caratteristiche personale la cui origine è nel singolo individuo.

Le teorie psicoterapiche

Sono state sviluppate alcune teorie per spiegare lo sviluppo dell’ansia e della fobia sociale,
alcune di queste sono:
il modello psicoanalitico,
l’approccio comportamentale,
il modello cognitivo,
la psicoterapia integrata,
sono inoltre stati proposti modelli di acquisizione dell’ansia sociale con fattori che ne influenzano lo sviluppo e il mantenimento.

Una proposta terapeutica che si è verificata efficace è qulla denominata “ristrutturazione cognitiva”.

Tuttavia non è utile una comprensione intellettuale del disturbo, solo quello non serve, e può essere, anzi, fonte di ulteriore frustrazione.

Quello che è utile in questi casi è cercare di uscire dal cerchio chiuso della coazione a ripetere inserendo un elemento umano, cercando una modalità nuova e più sciolta di comunicazione.

Una delle possibilità è quella di sperimentare una nuova forma di relazione con un terapeuta, che si pone fuori dalla rete relazionale e sociale in cui la persona è inserita e che garantisca appunto il rispetto e la comprensione della propria esperienza e dei propri valori e orientamenti personali, che garantisca la riservatezza, il rispetto e la comprensione della propria storia.

“Utilizzo una modalità di intervento orientata a sviluppare le potenzialità umane e la riduzione del disagio nel rispetto delle inclinazioni e delle caratteristiche personali”

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Dott. Donato Saulle

Psicologo Milano Donato Saulle
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Psicologo Milano – Psicoterapeuta – Via San Vito, 6 (angolo Via Torino) – MILANO – Cell. 3477966388blu psicologo milano
Fonte:
OLTRE LA TIMIDEZZA – La fobia sociale
A cura di Giulio Perugi
Carocci Editore
Pubblicato per gentile concessione di Carocci Editore