LA PSICOLOGIA DELLA GESTALT
La psicologia della Gestalt è una scuola teorica tedesca che nasce nel 1912, anno in cui Werthmeier pubblicò un articolo con i risultati di due anni di ricerche sul movimento apparente, condotte nell’Istituto di Psicologia di Francoforte.
Il processo percettivo
In questo articolo si identificava un processo percettivo unitario grazie al quale i singoli stimoli sarebbero integrati, nel soggetto, in una forma dotata di continuità. (Figura 1)
Ciò che prima era stato considerato un processo passivo, il percepire, veniva ad essere pensato come qualcosa di gran lunga più attivo; come un’attività subordinata a certi principi organizzativi generali.
Scrive Eliano Pessa:
“i gestaltisti concepiscono il processo di soluzione di un problema alla stregua di un processo percettivo governato, per l’appunto, da leggi gestaltiche, leggi che fanno sì che si tenda a percepire una “buona forma”.
Anche la situazione problematica, individuata da elementi e rapporti tra questi elementi, è una “forma”, che però è percepita come “cattiva”, “mancante”, “incompleta”: è proprio questo che fa sì che la situazione costituisca un problema in quanto tale.
Le leggi della “buona forma”
Le leggi della “buona forma” impongono, però, una ristrutturazione, nel senso del ristabilimento di una struttura “completa”, “chiusa”, “ottimale”, che costituisce di per sé la soluzione stessa del problema.
L’atto di ristrutturazione costituisce il celebre insight, già introdotto da Kohler per descrivere i suoi esperimenti sulle scimmie antropoidi.
Si tratta di una concezione dell’apprendimento molto qualitativa e difficile da verificare sperimentalmente.
Tuttavia ha l’indubbio vantaggio di mettere in luce il ruolo dei fattori di tipo globale nei processi di apprendimento.
In altri termini, essa asserisce che, accanto alle singole associazioni tra stimoli e risposte e sovraordinato rispetto a queste, esiste un campo, esattamente analogo ai campi di forze di cui parla la fisica
Questo campo determina globalmente la dinamica del processo di apprendimento e le “storie” delle varie connessioni stimolo-risposta.
L’evoluzione di questo campo è governata da leggi che tendono al mantenimento di un opportuno equilibrio globale e, nel caso in cui esso sia turbato, fanno insorgere delle forze che provvedono al suo ristabilimento”
L’indagine psicologica
L’indagine psicologica è, quindi, essenzialmente diretta a rintracciare le leggi di questa strutturazione, che sono poi le leggi che regolano il nostro contatto con il mondo.
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Figura 1 – Triangolo di Kanizsa