Fobia sociale – La psicoterapia comportamentale
Condizionamento diretto
Secondo il modello del “condizionamento diretto” la Fobia Sociale si svilupperebbe in conseguenza di una o più esperienze traumatiche (come ad esempio l’esposizione a situazioni umilianti o l’essere sottoposto a critiche), con modalità simili a quelle delle fobie specifiche.
Tali esperienze sarebbero riscontrabili in circa il 50% dei soggetti affetti da fobia sociale circoscritta, mentre nel caso di fobia sociale generalizzata la percentuale risulterebbe molto più bassa (20%).
Ost (1985) riporta che il 58% dei pazienti fobico-sociali ricorda esperienze traumatizzanti all’origine del disturbo.
Anche secondo Stemberger et al. (1995), il 44% dei pazienti con diagnosi di ansia sociale di una loro casistica clinica riferisce esperienze traumatizzanti in grado di determinare il disturbo o almeno di esacerbare la sintomatologia ansiosa.
In realtà è sempre molto difficile stabilire se il paziente riferisce come traumatica un’esperienza proprio perchè, già in precedenza, era molto sensibile a un certo tipo di stimoli.
E’ stato comunque suggerito come stimoli ripetitivi somministrati per un lungo periodo di tempo, anche se non traumatizzanti, siano sufficienti a sensibilizzare individui predisposti.
Condizionamento indiretto
In accordo all’ipotesi del “condizionamento indiretto” potrebbe essere sufficiente l’osservazione di qualcuno che mostra disagio in presenza di una situazione particolare per determinare l’insorgenza della fobia sociale.
Queste indicazioni indicano quindi come l’importanza dell’apprendimento indiretto dei comportamenti che esprimono sottomissione, in contesti caratterizzati da una forte gerarchia favoriscano l’insorgenza della fobia sociale.
L’incontrollabilità
Elementi importanti ai fini di un apprendimento condizionato sono l’incontrollabilità e la ripetitività delle esperienze traumatiche questo perchè la percezione di incontrollabilità sia un potente modulatore dell’intensità del timore appreso; uno schock inevitabile produce un timore maggiore di quanto faccia uno schock evitabile o prevedile.
Sconfitte ripetute conducono a un aumento delle condotte di sottomissione e a una condizione gerarchica più bassa, mentre ripetute vittorie sembrano portare a un aumento dell’aggressività e di conseguenza a un, apparente, miglioramento della posizione sociale a discapito di quella umana.
Psicologo Milano – Psicoterapeuta – Via San Vito, 6 (angolo Via Torino) – MILANO – Cell. 3477966388
“Utilizzo una modalità di intervento orientata a sviluppare le potenzialità umane e la riduzione del disagio nel rispetto delle inclinazioni e delle caratteristiche personali”
Fonte:
OLTRE LA TIMIDEZZA – La fobia sociale
A cura di Giulio Perugi
Carocci Editore
Pubblicato per gentile concessione di Carocci Editore
Si sottolinea che non è utile una comprensione solo intellettuale del disturbo, solo quello non serve, e può essere, anzi, fonte di ulteriore frustrazione.
Quello che è utile in questi casi è cercare di uscire dal cerchio chiuso della coazione a ripetere inserendo un elemento umano, cercando una modalità nuova e più sciolta di comunicazione.
Una delle possibilità è quella di sperimentare una nuova forma di relazione con un professionista, un terapeuta, che si pone fuori dalla rete relazionale e sociale in cui la persona è inserita e che garantisca appunto il rispetto e la comprensione della propria esperienza e dei propri valori e orientamenti personali, che garantisca la riservatezza, il rispetto e la comprensione della propria storia.