DIARIO DI UNA SCHIZOFRENICA
“Esplorò la sua anima con il telescopio.
E tutto quanto vi appariva irregolare egli vide e dimostrò essere splendore di costellazioni.
E aggiunse mondi e mondi nascosti alla coscienza”.
Coleridge, Notebooks
Diario di una schizofrenica
Diario di una schizofrenica è un film del 1968 diretto da Nelo Risi, ispirato al libro omonimo di Marguerite Andrée Séchéhaye, il cui titolo è “Le journal d’une schizophrène” che è possibile trovare anche con la presentazione di C. Musatti.
IL FILM
Il film non è un documentario, ma la fedele trasposizione del romanzo.
La storia di un caso clinico seguito dalla stessa autrice, che fu allieva di Sigmund Freud e nella storia userà lo pseudonimo di Madame Blanche.
Nelo Risi che a lungo risiedé in Svizzera, incontrò personalmente Marguerite, un incontro che definì “capitale” e per questo decise di farne un film.
Con che tipo di rigore? Leggete cosa ne disse Alberto Moravia all’uscita: “Nelo Risi ha fatto un film di puro contenuto, cioè un film nel quale il diaframma stilistico è ridotto ai suo massimo grado di trasparenza e di naturalezza a tutto vantaggio della rappresentazione oggettiva del caso clinico.
Ma il contenuto in compenso è stato decantato e ordinato con un rigore e una chiarezza che equivalgono a un atteggiamento stilistico.
La qualità principale del film sta secondo noi nell’avere saputo creare un rapporto dialettico tra dottoressa e malata, tra malattia e cura.
Questo rapporto esiste nella realtà; tutti coloro che hanno sofferto di qualche prolungata infermità conoscono l’angoscioso alternarsi delle guarigioni e delle ricadute.
Ma è merito di Risi di aver recuperato, oltre al caso clinico, l’atmosfera drammatica propria di questa lotta tra le forze della vita e quelle della morte”.
Trama
La giovane diciottenne Anna, manifestando fin da piccola deviazioni patologiche, viene condotta dai ricchi genitori in varie cliniche specializzate che non riescono pero’ a guarirla.
Dopo vari e successivi tentativi di cura, Anna, condotta in Svizzera, viene affidata a Madame Blanche, la quale, in seguito ad una lunga e paziente opera di ricostruzione psichica – condotta con metodi non tradizionali e con trasporto affettivo fuori dal comune – riesce a riportarla alla normalità.
Importante il contributo alla realizzazione del film, come consulente, di Franco Fornari, allievo di Cesare Musatti che è considerato il primo fondatore della psicanalisi italiana.
UN FILM DA SALVARE E RESTAURARE
E’ un’opera particolare e coraggiosa, capolavoro d’impegno sia cinematografico che scientifico del Cinema Italiano.
Vincitore di 2 Nastri d’Argento, 9 International Awards, candidato all’Oscar nel 1969.
E’ introvabile se non nella versione riprodotta qui sotto.
Le Edizioni hanno interrotto la stampa alle vecchie vhs e non ne hanno più.
La produzione di dvd non è mai avvenuta né è prevista.
Un dispiacere non poterne disporre e diffonderlo in una forma aggiornata.
Sono opere che ci mancano.
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Il presente post ha il solo scopo di divulgare il libro e il film da cui è stato tratto senza scopo di lucro.