UNA DONNA FORTE
UNA DONNA FORTE
“Tante volte mi son chiesta se avrei sofferto di meno se solo fossi stata più superficiale.
E‘ strano ma più la vita mi ha bastonato e più la mia sensibilità si è fatta esigente.
E‘ proprio il mio destino che ha perfezionato questo mio strano talento.
Eppure tutto ciò si è trasformato in un paradosso insopportabile.
Da un lato tendo a non ripararmi più, a non difendermi;
inglobo tutto il male, anche quello degli altri, senza apparente paura.
Anzi, mi sembra di non poter starne lontano.
E l’accoglimento del male continua ad acuire la mia disponibilità a sentire e a capire.
D’altro lato, è proprio questa capacità che mi ha fatto crescere fino a rendermi temibile per gli altri, fino a costringermi a vivere incompresa.
Credo che mi evitino proprio in quanto percepiscono che pretendo di più.
Io invece vorrei solo trovare una complicità meno superficiale:
ma più la cerco e più sono scartata.
Sapesse quante volte la gente che mi conosce o che ha conosciuto la mia storia mi dice:
ma tu sei più forte degli altri, tu sei più coraggiosa.
Invece no, non è vero, non voglio che sia così.
Io sono esattamente come le altre donne, le altre mogli, le altre mamme.
Ho diritto alla mia fragilità.
Perchè devo essere condannata a questo ruolo di donna forte,
senza poter mai scendere da un piedistallo innaturale e ingiusto?”
Paolo Crepet
Solitudini – Memorie di assenze
Immagine di Tamara de Lempicka
ARGOMENTI DI PSICOLOGIA E PSICOTERAPIA
Psicologo Milano – Psicoterapeuta – Via San Vito, 6 (angolo Via Torino) – MILANO – Cell. 3477966388
Il presente post ha il solo scopo di divulgare il libro da cui è stato tratto senza scopo di lucro.