VITE DI UOMINI NON ILLUSTRI
VITE DI UOMINI NON ILLUSTRI
“Tutto, in natura, ha una essenza lirica, un destino tragico, una esistenza comica”
G. Santayana
Vite di uomini non illustri è un libro di Giuseppe Pontiggia.
GIUSEPPE PONTIGGIA
detto Peppo (Como, 25 settembre 1934 – Milano, 27 giugno 2003) è stato uno scrittore, aforista, critico letterario e docente italiano.
VITE DI UOMINI NON ILLUSTRI
Vite immaginarie di personaggi immaginari, nell’Italia compresa tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Duemila:
donne e uomini dal destino oscuro, di cui vengono rievocate, con precisione “storica“, le esperienze che hanno reso memorabile ai loro occhi l’esistenza:
emozioni, incontri, amori, manie, schiavitù, liberazioni, sogni, disavventure, felicità, angosce.
Gli eventi veramente significativi e decisivi non corrispondono quasi mai ai dati esterni, ma appartengono a una trama segreta, a una mitologia familiare e personale, a una rete sotterranea di sentimenti, di ricordi e di desideri, a una vita parallela che spesso è clandestina e ignorata.
Questo libro racconta queste storie con la scansione cronologica delle biografie illustri, ma applicata a personaggi anonimi e a una cronaca spesso interiore; e riprende, in forme discrete e allusive, il linguaggio con cui le hanno vissute i protagonisti e i linguaggi d’epoca con le loro diverse inflessioni (da quella dannunziana a quella burocratica, da quella giornalistica a quella militare).
Ottiene così un contrappunto di stili che avvicina l’umanità delle figure da diverse angolazioni: e queste variaziani all’interno ne costituiscono uno degli aspetti più inventivi e nuovi nel quadro della narrativa contemporanea.
Raccontando l’esistenza di personaggi che appartengono alla cosidetta gente comune, l’autore ne scopre ogni volta l’eccezionalità.
Non c’è vita d’uomo che non sia ricca di phatos e di violenza, di svolte drammatiche e di situazioni comiche, di momenti sordidi e grandi, di private perversioni, di cadute e di nobili e imprevisti riscatti.
Leggere alcuni racconti di questo libro è come ritrovare, dentro una vita, la vita di tutti e dentro la vita di tutti la vita di ognuno.
de Capitani Filippo
“Nasce de Capitani il 3 ottobre 1932 nella clinica dell’Assunta di Bologna.
Scoprirà in prima elementare, nella scuola salesiana di Via Carracci che cosa significa essere nato con la de minuscola.
Significa – gli spiega sua madre con pacatezza indulgente, come se spiegasse la differenza tra l’acqua del mare e quella del lago – non essere nato come gli altri.
Sì, ma gli altri come nascono?
Sua madre si ritrae: “Tu pensa solo a quello che sei tu, hai capito?”
Tutta la vita cercherà di colmare una differenza che non sa quale sia“.
Psicologo Milano – Psicoterapeuta – Via San Vito, 6 (angolo Via Torino) – MILANO– Cell. 3477966388
Il presente post ha il solo scopo di divulgare il libro senza scopo di lucro.